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L'orologio...Dalla tasca al polso, fino al Quarzo

  • giorgiomelisca
  • 26 mag 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

La leggenda narra che, l'orologio da polso, apparve per la prima volta su una nutrice che utilizzo dei lacci per legare al proprio polso un orologio da tasca realizzando in proprio tale novità. I fatti raccontano invece che alla fine del XIX secolo, Patek Philippe, creo un orologio da polso come accessorio prettamente femminile. Tra gli uomini era comunemente usato l'orologio da tasca.

Solo successivamente, nel XX Secolo Alberto Santos-Dumont, chiese al suo amico Louis Cartier un orologio pratico da utilizzare mentre pilotava l'aereo di sua fabbricazione . Cartier creò orologio da polso con cinturino in cuoio di cui Dumont non fece più a meno e quando divenne popolare a Parigi, iniziò a vendere orologi da polso anche alla clientela maschile.

In epoca di Prima Guerra Mondialegli ufficiali di tutti gli eserciti constatarono che durante una battaglia era più comodo dare uno sguardo al polso piuttosto che estrarre l'orologio dalla tasca. Bisogna ricordare che gli uomini schierati in prima linea, provenivano dalle classi sociali meno abbienti non potevano permettersi orologi personali, indispensabili per sincronizzare l'artiglieria e la fanteria durante gli attacchi. Il rapido aumento delle perdite di soldati durante il combattimento portò i capi di stato maggiore a decidere di fornire a tutto l'esercito degli orologi da polso comodi, precisi, affidabili con caratteristiche che permettevano la lettura immediata dell'ora, munendoli di lancette più grandi e rendendo gli indici luminescenti per la visione notturna. Di fondamentale importanza fu la produzione su scala industriale di questi orologi, per distribuirli più velocemente e renderli più economici. Al termine della guerra gli orologi rimasero agli ufficiali europei ed americani, favorendo la diffusione di questo oggetto nelle culture occidentali. Ancora oggi gli appassionati del genere militare cercano pezzi particolari prodotti in quegli anni dai diversi marchi d'orologeria.[1] Girard Perregaux produsse un orologio con una grata sul vetro per protezione proprio per uso militare.

Il primo utilizzo dell'elettricità fornita da una batteria in un orologio da polso in sostituzione della molla fu nel modello Seiko Quartz 35SQ Astron.

Seiko Quartz Astron 35 SQ

La casa statunitense Hamilton Watch Company copiò l'idea producendo il primo orologio al quarzo prodotto negli Stati Uniti: l'Hamilton Electric 500 è prodotto dalla Hamilton nel 1977 ma sul sito ufficiale Hamilton vengono riportate trascrizioni errate (che la casa statunitense non si premura di correggere) e la produzione viene erroneamente retrodatata dalla stessa Hamilton.


Hamilton Electric 500

Il primo orologio elettronico fu sviluppato dalla Bulova con il nome di Accutron grazie all'invenzione dell'ingegnere elettronico svizzero Max Hetzel; si basa su un dispositivo a diapason, senza molla né bilanciere; entrò in commercio nel 1960.[2]

Il primo prototipo di orologio al quarzo da polso fu sviluppato nei laboratori svizzeri CEH nel 1962. Il primo modello in produzione commerciale fu il 35 SQ Astron della Seiko, nel 1969 che risulta quindi essere il primo orologio da polso al quarzo venduto nel mondo. Questi orologi erano ancora con quadrante analogico a lancette. In alcuni modelli oltre alla batteria sono impiegate come fonte di energia la luce solare o il movimento dello stesso orologio per mezzo di un generatore elettrico abbinato ad una massa oscillante.

 
 
 

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